mercoledì 18 settembre 2013

Perchè il mio Messico non è stato solo mare...

Oggi vorrei dedicare questo post, e vi prometto sarà l’ultimo, alla mia splendida e magica vacanza in Messico. Ma devo premettervi una cosa: sarà un post lungo: c’è tanto da leggere, c’è tanto da vedere! Quindi prendetevi del tempo e con calma leggete e osservate queste immagini. Viaggiate con me in questi posti esotici e lontani, ma in fondo non poi così tanto. Un post stile “alle falde del Kilimangiaro” sta iniziando!

Fino ad oggi vi ho allietato con immagini di spiagge paradisiache, sabbia bianchissima e mare cristallino. Ma il Messico, in particolare la penisola dello Yucatan, non è solo questo.
Durante la settimana che abbiamo trascorso in questo meraviglioso posto siamo riusciti (e dico riusciti perché l’unico impedimento sarei stata solo io e il piccolo fagiolino che cresce dentro me) a trascorrere due splendide, e altrettanto caldissime, giornate nei siti archeologici più importanti della zona.

Il primo posto che abbiamo visitato e di cui vi parlerò è Tulum.
Tulum è un importante complesso archeologico Maya. La sua particolare posizione, sulla costa a picco sul mare, ha fatto sì che fosse la prima città Maya ad essere avvistata dagli spagnoli il 3 marzo 1517.
L'edificio più importante di Tulum è senza dubbio El Castillo situato nei pressi dell'approdo, una piccola insenatura che fungeva da porto.
Meta di turisti provenienti da tutto il mondo, il fascino di Tulum è dato anche dalle sue spiagge di sabbia finissima, tipiche della costa caraibica.
(FONTE www.wikipedia.org)






La nostra guida ci ha accompagnati lungo un percorso tra le rovine mostrandoci quel che resta di case, palazzi politici e molto altro, raccontandoci aneddoti e curiosità astronomiche legate alle costruzioni e alle loro posizioni rispetto al sole, in modo particolare di alcuni effetti ottici che accadono durante equinozi e solstizi.
Infine abbiamo avuto il tempo di affacciarci sul mare da El Castillo di scattare qualche foto che vi mostro.



Nel pomeriggio, dopo essere passati da un minuscolo villaggetto Maya in cui ci attendevano un simpatico bimbo con una scimmietta in braccio e la sua mamma intenta a cucinare tortillas,



siamo andati in un altro sito archeologico Maya, chiamato Cobá.
Cobá si trova attorno a due lagune. Il sito possiede diverse grandi piramidi, la più grande delle quali è alta 42 metri.
Coba era popolata da 50.000 abitanti e copriva un'area pari a 80 km². Il periodo in cui si costruirono più monumenti fu tra tra il 500 e il 900, con la gran parte dei geroglifici datati intorno an VII secolo.
L'esistenza del sito non venne mai completamente dimenticata, ma non venne esaminato da esperti fino al 1920 circa.
Solo di recente, intorno agli anni ’80 il sito è stato parzialmente liberato dalla giungla e reso visitabile. Infatti questo risulta essere molto “selvaggio”, a livello naturalistico poiché di pericoloso non c’è davvero nulla. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino uno dei 2 o 3 calendari Maya in cui appare la famosa data della fine del mondo 21.12.2012. Questo si trova dove c’è il gioco della Pelota. Inoltre siamo saliti sulla famosa piramide alta 42 metri, formata da 120 scalini… bè diciamo sono, mio marito e i nostri compagni di avventura (cognatina e amici vari), perché io non sono stata impossibilitata sempre per il motivo sopra citato.






E’ stata una giornata tanto interessante quanto stancante : il caldo e l’umidità hanno reso il tutto un po’ faticoso, ma ne è valsa davvero la pena.

Un paio di giorni dopo siamo partiti alla volta della famosissima Chichén Itzá.
Chichén Itzá è un importante complesso archeologico maya situato nel Messico, nel nord della penisola dello Yucatan. Le rovine, che si estendono su un'area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l'XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si possono indicare la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo). Il sito di Chichén Itzá è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1988. È stato inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.
Il centro di Chichén Itzá è dominato dal tempio di Kukulkan, chiamato anche El Castillo.

Fu costruito dalla Civiltà Maya in un periodo compreso tra l'XI ed il XIII secolo; si tratta di una delle più famose piramidi a gradoni precolombiane del Messico, con scalinate che corrono lungo i quattro lati fino alla sommità.Agli equinozi di primavera e d'autunno, al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un'ombra a forma di serpente piumato, Kukulkan appunto, lungo la scalinata nord.
(FONTE www.wikipedia.org)
Vi lascio quindi alle immagini.








Direi che non ho molto da aggiungere alla dettagliatissima descrizione di Wikipedia, se non che oltre alla famosa piramide c’è da menzionare il più grande gioco della Pelota che sia mai stato costruito dalla civiltà Maya e dietro al quale si nascondo tantissime leggende come per esempio il taglio della testa del capitano della squadra vincitrice. Inoltre il Campo dei Guerrieri subito accanto alla famosa piramide e El Caracol, l’osservatorio astronomico.

Curiosità di questa visita: nonostante la partenza al mattino alle ore 7.30 e nonostante il sito archeologico si trovi a circa 3h di strada, siamo riusciti ad arrivare a destinazione ed iniziare la nostra visita solo per le ore 12.00. Potete immaginare il caldo torrido in cui ho dovuto visitare il tutto, ma nonostante ciò ce l’ho fatta: cappello, ombra e Polase sono stati i miei alleati nonché migliori amici in quest’avventura. Non per ultimo, ma anzi il più importante, il mio miglior sostegno: IL MARITINO, premuroso come non mai!!!

Dopo questa visita e dopo un pranzo un po’… diciamo pittoresco, ci hanno portato a rinfrescarci in uno dei Cenotes più grandi, e anche famosi, nonché frequentati della zona. Non posso risparmiarvi queste immagini.



Per concludere questa sfiancante giornata, una visita alla città di Valladolid, città coloniale di questa parte del Messico, dove abbiamo degustato Tequila (anche in questo caso io ho declinato l’assaggio) e assistito ad uno spettacolo nella piazza con balli tipici.



Lo so, questo è stato un post lunghissimo, uno dei più lunghi e ricchi che abbia mai scritto, ma potevo non raccontarvi tutto questo? Potevo non mostrarvi tutte queste meraviglie? Potevo non far rivivere a chi ci è già stato tutto questo o magari solleticare la curiosità di chi non ci è ancora stato? No… non potevo, non me la sentivo. E quindi grazie per aver osservato e letto tutto questo e per essere ancora qui a prendervi i miei ultimi saluti.

Un abbraccio a tutti.

9 commenti:

  1. Sto sbavando... meraviglioso e per essere stati solo una settimana direi che avete visto tanto di quello che è più interessante vedere.
    Bravi, tu, fagiolino e maritozzo.
    Un forte abbraccio. Chissà mai che il prossimo anno non sia la nostra meta?

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    1. Grazie, come sempre, Saretta per essere passata di qui! Si è vero abbiamo visto tanto, infatti sono state giornate intense, ma poi per fortuna ci siamo goduti quel mare paradisiaco! Ora tu intanto goditi New York che è fantastica e l'anno prossimo... devi per forza andare in Messico!!!!

      Bacioni

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    2. Mannaggia, gli amici mi stanno convincendo a visitare la California on the road... vediamo! in ogni caso, basta andare...
      spero di avere ancora tanto tempo per viaggiare.

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    3. Sara ma la California on the road è un viaggio stupendo!!! I parchi sono meravigliosi, meglio di New York! Noi lo abbiamo fatto in viaggio di nozze e non siamo riusciti prooprio a far tutto. E' un viaggio che contiamo di fare appena il cucciolo ha un'età decente, quanto meno che cammini!!! Quindi hai tutto il mio appoggio!!!

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  2. Che foto spettacolari!!! Ti faccio tantissimi complimenti!!!! Il posto è stupendo e le tue immagini lo rendono sicuramente ancora più magico!!!
    Un bacio

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    1. Grazie Marti, sei sempre così carina e gentile!
      Un abbraccio!!!

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  3. tulum celo!
    chichen itza celo!
    cenote di chichen itza celo!!!

    coba manca....tocca tornarci!
    ecco mi è venuta la nostalgia..... dei posti e delle quesadillas con la guacamole!

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    1. Ahahahahah, eh si Chiara, toccherà proprio tornarci ;-) faremo questo sforzo, no?!
      Cmq si il Messico è proprio una di quelle mete dove diresti "CI TORNO"!
      Bacioni

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  4. Vedere queste immagini mi ha fatto venire brividi d'emozione. Accompagnai, insieme a mio marito, mia sorella e mio cognato in viaggio di nozze. Lei senza di me non voleva partire: abbiamo un rapporto un po' speciale. E' stato un viaggio stupendo, e ricordarlo oggi, ancora mi commuove.

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